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Introduzione sull’ Inflazione
Il concetto dell’ Interesse Composto trattato in un altro articolo é il perno fondamentale per essere un investitore di successo. É anche fondamentale capire quali sono i fattori che danneggiano il nostro denaro e i nostri ritorni. Investire in Borsa può spaventare, perché si ha paura di perdere tutto. E di conseguenza, molti investitori per “tutelare” i proprio risparmi, li lasciano in un conto depositi in banca. Questo é un ERRORE! Per due semplici motivi, stiamo rischiando di perdere contro l’Inflazione, e non stiamo innescando l’interesse composto.
Che cos’è l’Inflazione? E perché è così importante?
È l’aumento del livello medio dei prezzi di beni e servizi che ha l‘effetto di diminuire il nostro potere d’acquisto. Per capirci meglio $1 nel 1913 oggi vale meno di 5 centesimi. Guardate questo grafico che mostra come sia crollato il potere d’acquisto del Dollaro dal 2003.
Perchè l’Inflazione è negativa al nostro capitale?
Questo grafico rappresenta il motivo per il quale lasciare i soldi “sotto il materasso” (oggi equivale a lasciarli sul conto in banca) è dannoso per il nostro patrimonio.
Secondo Milton Friedman, economista di spicco del ventesimo secolo “l‘inflazione è una forma di tassazione che può venire imposta senza legislazione”. É un concetto molto importante anche perché è invisibile. Nessun promotore o banche vi dirà mai il livello dell’inflazione quando vi offriranno un prodotto bancario. Da investitori dobbiamo tenere d’occhio i real returns: i nostri ritorni dopo aver sottratto l’inflazione. In pratica, se su un conto risparmi stiamo guadagnando 1.2% e l’inflazione è al 2%, il nostro real return è il -0.8%. Alla fine dell’anno, i nostri risparmi avranno perso lo 0.8%.
Il termine conto depositi, è uno dei termini più mal utilizzati della finanza. Infatti, è tutto tranne che un conto deposito. I nostri risparmi non vengono mai depositati, ma vengono reinvestiti dalle banche a tassi d’ interessi superiori a quelli che riceviamo. Il conto depositi ci da un senso di sicurezza, ma in realtà molte banche reinvestono i nostri risparmi in metodi molto rischiosi che in passato hanno portato al crack di banche storiche, basti ricordare il crac di Banca Etruria e della Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
In questo grafico possiamo vedere come dal 2002 a parte un breve periodo tra il 2008 e il 2009 l’inflazione sia stata sempre positiva, quindi negativa per il risparmiatore.
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